1 Ci parli della sua formazione….
Sin dalla mia infanzia il mio giocare era legato alla creatività quando i miei amici giocavano con comuni camioncini, macchinette, carretti io creavo tutto ciò che mi piaceva costruendo i miei giocattoli con mie mani usando tutti i tipi di materiali dal legno al ferro e via dicendo.
Con il passare degli anni la mia creatività aumentava e iniziavo a disegnare di tutto tanto che all’età di 11 anni cominciai a disegnare e creare opere astratte.
Successivamente all’età di 10 anni con la mia famiglia ci siamo trasferimenti dal mio paese nativo (Tripoli Libia) ad Aprilia (LT) luogo dove sono cresciuto e dove vivo attualmente con la mia famiglia.
La mia situazione economica in famiglia non mi ha permesso di seguire studi accademici, però negli anni 90 fino al 1995 frequentai una scuola d’arte dove appresi diverse tecniche del disegno.
Da quel momento in poi iniziò la mia carriera d’artista e iniziai a partecipare a varia mostre collettive e poi personali.
2 Si rifà a qualche maestro del passato?
Ho avuto la fortuna di apprendere le tecniche del disegno da diversi artisti della zona come Dino Massarenti, Claudio Cottiga, Marco Massarelli.
3 Le sue opere hanno la capacità di unire l’astrattismo con il figurativo….
Si questa unione di valori e colori riesce ad entrare nella mia mente per poi esprimerla nelle mie opere, mi piace associare il mio tocco astratto insieme al figurativo.
4 Sono due linguaggi molto differenti, come riesce a metterli in dialogo fra loro?
Credo che tutto abbia forma e quella forma dia bellezza unendola ad un fiore, una donna, o qualsiasi altra figura.
Indirizzando l’osservatore dove voglio che venga colpito dal soggetto nell’opera stessa ed emozionarlo suscitando bellezza, grazia, dolcezza e raffinatezza.
5 Nell’astrattismo sono presenti molte forme geometriche, rivedo molto delle opere di Kandinsky…
La mia arte è stata spesso associata a quella di Kandinsky, in realtà le forme mi hanno sempre affascinato ma credo che il mio è un astrattismo astrale legato a corpi celesti senza forma geometrica e senza meta, più che forme le chiamerei anime che vivono nello spazio astrale.
6 C’è una relazione fra l’uso del colore e le sensazioni che vuole emanare sullo spettatore?
Il colore è una parte essenziale del bilanciamento tra emozioni e sensazioni, unisco lucentezza, intensità e passione.
Mi piace creare uno spazio e un atmosfera che apre l’immaginazione e fa viaggiare con la mente lo spettatore portandolo ad un momento in cui ha vissuto dove per lui era tutto colorato, dove tutto era positivo.
7 Come mai unisce queste forme poi al mondo femminile nella parte figurativa?
La donna, la creatura più bella che il nostro creato ci ha donato, volevo unire bellezza e spazio, creando uno spazio femminile che dà al mio astrattismo eleganza e portamento.
Unire forme e donne con colori vivi e passionali ha fatto sì che queste opere nascessero con una anima ricca di vita.
8 Ci parli anche della sua tecnica, proprio come nascono le opere, se dal disegno e progetti… o direttamente sulla tela…
Costruisco il telaio, monto la tela e inizia il mio dipinto.
Mi piace iniziare con un primo passaggio di imprimitura che mi rende la superfice rialzata creando un bassorilievo, al secondo passaggio passo al disegno figurativo dipingendo ad olio per tre passaggi.
Successivamente c’è il disegno astratto con 3 passaggi di colore e poi quando è tutto asciutto creo le macchie con colori acrilici e poi disegno le sfumature di fondo e trasparenza e concludo con la mia greca dorata, in tutte le mie opere troverete una greca dorata che rappresenta la mia firma, il mio percorso nell’opera e la mia “passeggiata” nello spazio astrale.
9 Che tecnica usa poi sulla tela? Immagino sia une pittura più di dettaglio, di studio, di ricerca e meno gestuale…
Mi piace unire olio e acrilico con armonia e bilanciamento in tutta la tela, parto da un colore per trovare poi affinità e sfumature.
Nel mio percorso artistico ho studiato molto i colori e mi ha sempre affascinato l’unione tra un colore e l’altro per crearne uno nuovo, si crea quel connubio perfetto tra uno più tenie e uno più deciso. Il colore è magico per me.
Lo stesso lo faccio con tutte le tecniche che uso, dalle sfumature, alle macchie e alle figure. Deve essere tutto Armonico come una musica.
10 Spesso unisce queste forme geometriche anche ai fiori, che pur sempre rimandano al mondo femminile… o comunque all’idea di grazia e di bellezza…
Nei fiori riscopro il loro profumo attraverso i miei colori, gli do anima e m’immagino il loro fiorire e sbocciare, sono fiori con una personalità forte ma nel tempo stesso delicata. In fondo è quello che è la donna, forte ma delicata come un fiore, ma un fiore astrale quindi ricco di spazio nell’universo.
11 I fiori sono poi ricchi di colore… tutti i grandi artisti si sono cimentati nel loro studio… da Van Gogh a Chagall… Matisse o Picasso….
Se pensiamo che Picasso prese spunto dal suo amico Matisse per creare la sua donna fiore allora il fiore è l’organo mediante il quale la vegetazione si rigenera e la donna è per così dire il fiore del genere umano per poi passare alla serenità che mi sprigionano, come Van Gogh nella sua tormentata esistenza.
12 Potremmo dire che l’astrattismo geometrico è la base di partenza su cui poi si sviluppano i suoi lavori..
Si parte tutto da queste forme astrali dove immagino il mio spazio nell’universo per poi arrivare a quello che è la realtà della vita, il figurativo rendendo l’opera unica nel suo insieme, un opera unica di Raffaele Aprile.
13 Ci racconta le sue mostre più importanti o comunque che l’hanno più segnata nel suo percorso?
Ogni mostra personale per me ha rappresentato un percorso e un consolidamento della mia tecnica, ogni mostra è stata diversa e con opere diverse, a partire dalle prime armi quando i miei dipinti erano natura morta e paesaggi per poi arrivare all’astrattismo dove mi rispecchio e dove il mio tocco si rileva particolarmente personale. Credo che senza queste mostre il mio percorso non avrebbe dato questo tocco alle mie opere.
14 Ha mostre future in programma?
Ho pronte 20 tele con rappresentati fiori pronte per un ‘esposizione ma a causa del covid preferisco aspettare che tutto ciò finirà per esporre.
15 Lavora anche ad altri cicli?
No attualmente vorrei ripercorre l’astrattismo senza il figurativo, dando allo spettatore più immaginazione possibile
16 Un prossimo ciclo su cui lavorerà?
Per adesso preferisco spaziare nello spazio astrale
17 Crea anche opere su misura?
Assolutamente si
18 Come immagina collocate le sue opere all’interno di una casa?
Le immagino collocate in un soggiorno ampio e contemporaneo o una camera da letto elegante.
19 Ha un target di clienti?
I miei clienti variano dai 30 ai 45 anni, credo che le miei opere siano “giovanili”.
20 Un sogno legato all’arte che vorrebbe realizzare…
Una mostra personale nelle varie capitali del mondo.
21 Concludiamo con poche parole che racchiudono la sua arte...
Amore e spazio, il mio interiore nell’universo astrale.